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    Un fine settimana lungo sull’isola a fine primavera: strade montane, cale nascoste e borghi antichi

    Di Fabio Capone | 28 settembre 2023 | 1 min
    Moto: Royal Enfield Himalayan
    Chilometraggio: 1.460 km
    Difficoltà: facile
    Durata: 4 giorni
    Periodo dell'anno: maggio
    Meteo: sole e pioggia
    Temperature: 15°C - 25°C
    Equipaggiamento essenziale: casco adventure, completo 4 stagioni, guanti leggeri in tessuto, intimo tecnico, stivali Gore-Tex®, borse laterali, borsa posteriore e da serbatoio
    capone

    Fabio Capone

    L'autore

    Fondatore e direttore di Moto Excape, il magazine di turismo e avventure in moto, dal 2017 ho trasformato la mia passione in una sfida: raccontare a tutti le mie esperienze in moto e consigliare i luoghi migliori da scoprire, anche dietro casa. Non c'è infatti bisogno di andare lontano per scoprire le meraviglie che il nostro pianeta ha da offrire. Ma per chi ha occhi abbastanza grandi per innamorarsi della vita e della natura, il viaggio alla scoperta del mondo è letteralmente infinito. 

     

    Il vantaggio di avere un breve tratto di mare da attraversare permette a tutti di visitare l’isola anche in un fine settimana, meglio se durante un ponte, oppure di trascorrere una lunga vacanza estiva per approfittare delle spiagge bianche e dall’acqua turchese. 

     

    Percorso e tappe: partenza e arrivo a Bastia 

    Bastia è la prima meta del nostro viaggio, punto di sbarco dai traghetti che partono dal continente. Il borgo storico con il suo antico porto merita senza dubbio una visita, ma potete scegliere di lasciarli anche per ultimi, regolandovi sulla partenza del traghetto di ritorno. 

    Puntiamo le ruote della piccola ma inarrestabile Royal Enfield Himalayan verso Nord, in direzione Capo Corso. Il famoso “dito” della Corsica è un piacere da scoprire, con tante dolci curve sul mare e le prime stupende spiagge già dai primi chilometri. 

    Prima di giungere a Macinaggio, potete anche optare per un bel percorso tutto sterrato che dal borgo di Cisco vi porta direttamente sul versante Ovest del dito. Il percorso non è difficile ma comunque insidioso in alcuni tratti, consigliamo sempre prudenza, una moto adeguata e soprattutto un abbigliamento protettivo come quello indossato da noi. Se invece non amate il rischio o la vostra moto è puramente stradale, non rammaricatevi, la strada che porta a Capo Corso è stupenda. Da Macinaggio taglia verso l’interno per poi deviare verso Barcaggio per chi vuole ammirare il famoso scoglio della Giraglia, punto più a Nord della Corsica. 

    Il versante occidentale, dal Saint Florent verso sud-ovest 

    Scendendo sul versante occidentale la strada riprende a regalare emozioni, panorami mozzafiato e tante curve da pennellare con calma. Scendendo verso Saint Florent consigliamo una sosta al piccolo borgo di pescatori di Centuri, famoso per le aragoste e alla spiaggia nera di Nonza. Anche Saint Florent ha il suo fascino, soprattutto la sera quando i ristoranti sul porto si riempiono e la rada si illumina delle tante barche all’ormeggio. Da qui parte la strada per il famoso Desert Des Agriates, una lunga selvaggia striscia di terra che porta alle famose spiagge di Saleccia e del Lotu. La strada è in gran parte sterrata ma percorribile con ogni mezzo, altrimenti potete optare per i traghetti che partono da Saint Florent.  

    Dopo un tuffo nello spettacolare mare di queste spiagge torniamo a “rotolare verso Sud” in direzione di Calvi. Qui troverete un piccolo borgo molto apprezzato da vip e maxi-yacht, una cittadella medievale e una spiaggia di sabbia dorata, ma anche un interessante mix di storia e bellezze naturali. 

    La tappa successiva è Porto, una delle nostre mete preferite: immersa tra le rocce rosse è una vera oasi di tranquillità dopo una giornata in moto, tanti alberghi e ristoranti e i famosi Calanchi di Piana proprio dietro l'angolo. Tra l’altro si trova in una posizione strategica per effettuare ogni giorno un giro diverso attraverso l’isola.  

    Da Porto, sempre verso Sud, abbiamo fatto una breve sosta a Cargese, per poi giungere ad Ajaccio, capoluogo della Corsica e città natale di Napoleone Bonaparte. Qui potete ammirare la Cattedrale di Notre-Dame-de-l'Assomption, la casa natale del famoso imperatore e il suo museo, la Piazza del Mercato, il Museo Fesch con la sua collezione di arte italiana, le spiagge di sabbia come la Plage du Trottel e gustare la cucina locale nei ristoranti sul lungomare e verso l'arcipelago delle Iles Sanguinaires. 

     

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    L’estremo sud dell’isola, con uno sguardo sulla Sardegna 

    Dopo una serata all’insegna del buon cibo e di ottima musica dal vivo nella Cittadella Antica della città, siamo andati dritti a Bonifacio lungo una strada costiera a dir poco mozzafiato. Situato all'estremità meridionale della Corsica, il borgo è famoso per le sue case a strapiombo sulle scogliere di calcare bianco. Da qui potete ammirare le coste della Sardegna, restare incantati per lo spettacolare fiordo che la caratterizza e perdervi tra le bellezze del porto, della cittadella e dei suoi vicoli. Da non perdere le spiaggia di Rondinara. Tra l’altro, se vi manca un buon piatto di cucina sarda, potete prendere il traghetto che da Bonifacio vi porta a Santa Teresa di Gallura 

    Ma il nostro giro prosegue lungo l’isola francese in direzione Porto Vecchio. Affacciato sul versante orientale, vi consigliamo di trascorrere almeno una notte per apprezzare i suoi vicoli ricchi di bar, ristoranti e botteghe, tra cui quelle dei coltelli artigianali. 

    Dopo tanto mare è poi ora di scoprire le bellissime strade di montagna che serpeggiano lungo l’interno dell’isola. Così ci dirigiamo verso Corte, nel cuore della Corsica montagnosa. È una città storica ricca di fascino. La sua cittadella, la Corte Vecchia, domina il paesaggio circostante. Con i suoi musei, le strade acciottolate e la vicinanza alle valli e ai sentieri escursionistici, Corte è un paradiso per gli amanti della natura e della cultura. 

    Iles Sanguinaires
    Iles Sanguinaires

    Consigli su dove dormire e mangiare in Corsica 

    Ogni singola cittadina della Corsica offre incantevoli alberghi e bed & breakfast dove riposare, ma se cercate qualche consiglio ecco dove siamo stati noi: 

    Hotel Bella Vista – Porto 

    Situato lungo la strada che porta ai Calanchi di Piana, l’hotel Bella Vista gode di una vista panoramica, camere molto accoglienti e un garage dedicato alle moto. Ottima la colazione e l’accoglienza del proprietario, anche lui appassionato motociclista. 

    Hotel Holzer – Porto Vecchio 

    A pochi chilometri da Bonifacio e nel cuore del centro storico di Porto Vecchio, l’hotel Holzer è perfetto per lasciare le moto custodite nel garage e scoprire l’antico borgo a piedi. Camere molto accoglienti, ottima colazione e tanti ristoranti e negozi a pochi passi. 

    Restaurant La Mer – Porto 

    Una terrazza a picco sul mare e tante specialità locali di mare e di terra, oltre alla pizza. Il ristorante La Mer è il luogo ideale per una cena a base di ottimo cibo e una vista mozzafiato, perfetto dopo un’intera giornata in moto. 

    Ristorante La Trattoria – Corte 

    Un autentico ristorante corso nel cuore di Corte, con specialità a base di carne, sapori genuini e ricette tramandate di generazione in generazione in un ambiente caldo e accogliente. 

     

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    Traghetti e consigli utili per il viaggio 

    Con ben due porti di partenza, Savona e Livorno, i traghetti di Corsica e Sardinia Ferries sono la soluzione migliore per raggiungere la Corsica, soprattutto per le agevolazioni e le promozioni dedicate ai motociclisti. I tempi di traversata da Savona e Livorno sono contenuti e in poche ore potete raggiungere l’isola per un weekend di curve, mare e ottimo cibo. 

    Per la guida sul suolo francese vi raccomandiamo di essere prudenti. Le strade costiere sono sempre in ottime condizioni, ma il materiale roccioso, il vento e il traffico talvolta portano sabbia e detriti sulla carreggiata, soprattutto in curva. Attenzione anche agli autovelox, sono ben segnalati ma il panorama distrae facilmente. 

     

    Abbigliamento, moto e attrezzatura 

    La Royal Enfield Himalayan è una moto dallo spirito avventuriero e in Corsica si è rivelata un’ottima e pratica compagna di viaggio. È perfetta per affrontare strade accidentate e terreni impegnativi; dotata di un motore da 411 cc, offre una potenza ragionevole per esplorare qualsiasi terreno. La sua ergonomia, la sella bassa, la capacità di carico, la rendono adatta a lunghe avventure su strada e fuori strada. Con la Himalayan, Royal Enfield ha creato un’opzione versatile, affidabile e abbordabile per gli amanti dell’esplorazione, per i giovani e per il pubblico femminile. Nel nostro caso, l’abbiamo equipaggiata con 2 borse laterali, un borsone posteriore e una borsa da serbatoio SW Motech. 

    Vista sul mare a Roccapina
    Vista sul mare a Roccapina

    Per il nostro giro in Corsica, a metà maggio, abbiamo optato per un abbigliamento multistrato per far fronte alle temperature più elevate con il sole e al vento alla pioggia che avremmo effettivamente incontrato in alcuni passaggi. 

    Abbiamo scelto il completo Dainese Springbok 3L Absoluteshell™, resistente e confortevole, perfetto per l’avventura. È ben ventilato sul petto, sulla schiena e sulle braccia, oltre che sulle gambe per quanto riguarda il pantalone. L’isolamento dalle intemperie avviene grazie ai due strati interni, il primo una membrana antivento e impermeabile, il secondo termico. Inoltre, la giacca impermeabile interna può essere utilizzata anche come giubbino per il tempo libero. Al completo abbiamo abbinato i guanti Dainese Karakum Ergo-Tek, protettivi e traspiranti, e il paraschiena ventilato Pro-Armor 2.0. 

    Gli stivali TCX Airtech 3 GTX, leggeri e traspiranti, sono stati perfetti in tutte le temperature e ci hanno ben isolato dalla pioggia grazie alla membrana Gore-Tex®, materiale indispensabile nelle calzature da moto. Il casco adventure AGV AX9 in carbonio si è rivelato essere ottimo in ogni condizione di guida grazie alla sua modulabilità. Ben sigillato e silenzioso in autostrada, leggero e molto aerodinamico. Il vantaggio principale sta nel fatto che in pochissimi step diventa un vero casco da off-road e ha spazio sufficiente per qualsiasi sistema di interfono bluetooth vogliate installare. 

    Equipaggiamento essenziale

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    Casco Adventure

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    Giacca quattro stagioni

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    Pantaloni quattro stagioni

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    Stivali impermeabili

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    Paraschiena

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    Guanti in tessuto

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