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    I caschi dei campioni sulle quattro ruote

    Di DemoneRosso | 28 gennaio 2021 | 1 min

    Negli oltre 70 anni della storia di AGV non ci sono solo le due ruote. Il marchio tricolore fu grande anche nella massima serie dell’automobilismo, la Formula 1. Dopo essersi affermata nel motociclismo grazie Giacomo Agostini, all’inizio degli anni 70 AGV fece il suo debutto in testa ai piloti delle monoposto. 

    AGV non si accontentò di partecipare. Tutti erano abituati a vedere i caschi italiani davanti a tutti e la storia non poteva cambiare, aggiungendo due ruote. D’altra parte, il logo stesso racconta una storia di successi. La leggenda vuole che lo scudetto tricolore sia la riproduzione schematica proprio del casco di Agostini, visto da dietro, come lo vedevano i suoi avversari. 

    Con questo proposito, Gino Amisano, fondatore dell’azienda, mise sotto contratto con AGV i top driver del momento. I caschi prodotti a Valenza, in provincia di Alessandria, debuttarono e vinsero poco dopo. 

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    Il primo pilota a portare al trionfo AGV in Formula 1 fu il brasiliano di origini lucane Emerson Fittipaldi. Nel 1974 il pilota di San Paolo passò dalla Lotus alla McLaren e conquistò il secondo titolo iridato in carriera, dopo quello del ’72.  

    L’anno successivo per AGV andò, se possibile, ancora meglio. L’automobile campione del mondo si tinse del rosso Ferrari. Al volante un giovane austriaco, all'epoca nemmeno trentenne, che sarebbe di lì a poco entrato di diritto nel ristretto club dei piloti leggendari. Niki Lauda, un nome che non ha bisogno di presentazioni.  

    In quel 1975 Lauda era al secondo anno sulle rosse di Maranello e a tutti gli effetti uno dei piloti più accreditati al titolo mondiale. Ne uscì dominatore, con cinque successi e quasi due gare di vantaggio su Fittipaldi a fine stagione

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    Risale proprio a quell’anno l’arrivo in pista di uno dei caschi più iconici della Formula 1. L’AGV X1Questo modello, decisamente moderno rispetto ai tempi, rimane ancora oggi inconfondibile per la vistosa presa d’aria presente sulla sommità della calotta. 

    L’AGV X1 fu curiosamente indossato anche dall'unica donna a ottenere dei punti nella storia della F1. Lella Lombardi, conterranea di AGV, ottenne mezzo punto nel Gran Premio di Spagna del 1975. La gara venne interrotta per incidente mentre si trovava in sesta posizione, l’ultima piazza utile per prendere punti. Siccome la distanza coperta fino a quel punto non era sufficiente, a tutti i piloti fu assegnato un punteggio dimezzato. 

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    La storia di AGV in Formula 1 non si fermò qui, come non si fermarono i successi. Nel 1980 fu la volta dell'australiano Alan Jones, che si impose sulla bianca Williams FW07. Nell’82 seguì Keke Rosberg ancora con la Williams, mentre l’ultimo titolo per il marchio di Valenza arrivò nel 1987 per mano di Nelson Piquet. 

    In nemmeno vent’anni nel circus, AGV ha collezionato cinque titoli iridati e tantissime vittorie e podi, dimostrando come un approccio vincente non abbia confini fra gli sport. 

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