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    Ecco le principali regole e l’abbigliamento tecnico necessario per correre nella MotoGP™ di oggi

    Di DemoneRosso | 26 maggio 2022 | 1 min

    Se potessimo descrivere la velocità con un elemento meccanico, questo sarebbe sicuramente simile a una moto. Se parliamo di velocità in pista su due ruote, poi, nulla può superare la MotoGP. 300 CV che spingono una massa di poco più di 150 kg, il tutto racchiuso in un pacchetto estremamente avanzato, aerodinamico ed efficiente. Non è difficile capire perché i piloti della MotoGP, capaci di condurre macchine estreme come queste, siano considerati dei super uomini.  

    Parlando di MotoGP, potrebbe interessarti leggere una breve guida su come funziona un classico weekend di gara, come quello che si svolge ogni anno al Mugello (nel 2022 nel fine settimana 27 - 28 - 29 Maggio, se non sei mai stato a vederlo dal vivo, ti consigliamo vivamente di farlo: è un’esperienza unica e immancabile per ogni grande appassionato).  

    Un circuito tra i più apprezzati dell’intero calendario, che ha visto consumarsi incredibili battaglie, come quella tra Valentino Rossi e Loris Capirossi nel 2006, tra Marc Marquez e Jorge Lorenzo nel 2016, o più recentemente tra Danilo Petrucci, Marc Marquez e Andrea Dovizioso nel 2019. Se non le hai viste o non le ricordi, puoi sempre cercare gli highlights su YouTube: ne vale la pena.  

     

    MotoGP: come funziona l’assegnazione dei punti 

    Prima di tutto, spieghiamo come funziona il punteggio della MotoGP 2022. Al vincitore della gara vengono assegnati 25 punti, al secondo 20 e al terzo classificato 16, mentre chi si classifica quarto ottiene 13 punti. Dalla quinta posizione, che assegna 11 punti, si va a scalare di 1 fino alla quindicesima posizione, che assegna un solo punto. Naturalmente, vince il Campionato chi arriva alla fine con più punti. Le gare previste per il 2022 sono 21, di cui 7 già disputate prima del GP d’Italia. La tappa del Mugello è l’ottava.  

     

    Timing del weekend di gara 

    Il weekend inizia il venerdì con due sessioni di prove libere, entrambe della durata di 45 minuti, chiamate FP1 e FP2 (Free Practice). Il sabato si apre con la terza sessione di prove libere, le FP3, sempre di 45 minuti, mentre le prove libere 4 durano mezz’ora. Subito dopo le FP4 vanno in scena le qualifiche, divise in due fasi da 15 minuti.  

    La prima fase, chiamata Q1, vede protagonisti i piloti che hanno chiuso dall’undicesima posizione in poi nella classifica combinata delle prime tre sessioni di prove libere (per capirsi, si prende il miglior giro di ciascun pilota ottenuto tra FP1, FP2 e FP3, ma non FP4: ecco perché queste ultime vengono utilizzate per provare soluzioni diverse in funzione della distanza di gara e non per cercare il cosiddetto time attack) e decreta le posizioni in griglia di partenza dalla dodicesima in poi. I due piloti con i migliori crono delle Q1 accedono automaticamente alle Q2, dove partecipano assieme a tutti i primi dieci piloti della classifica combinata, per decidere lo schieramento delle prime dodici posizioni.  

    La domenica si apre con il warm-up di 20 minuti (ridotti a 10 per Moto2 e Moto3), a cui segue qualche ora più tardi la gara. Il numero di giri dipende dalla lunghezza del circuito su cui si corre, generalmente la distanza complessiva coperta dalle MotoGP è attorno ai 110 km, inferiore per le altre categorie. 

     

    Il regolamento della MotoGP 

    Il regolamento tecnico della MotoGP è complesso e va di pari passo con il crescente tasso tecnologico delle moto che prendono parte alla competizione. Le regole spaziano dalla disciplina delle attività in pista fino al dettaglio tecnico inerente allo sviluppo delle motociclette stesse. Ma per comprendere ciò che succede nei fine settimana di gara e riuscire a seguire la telecronaca senza difficoltà è sufficiente conoscerne gli elementi più importanti.   

    Franco Morbidelli
    Franco Morbidelli

    Per un limite regolamentare imposto, da quest’anno i team possono utilizzare fino a otto motori per partecipare a tutte le 21 gare (anche se l’ottavo è utilizzabile a partire dalla diciannovesima gara). Sempre per dare un tetto massimo di spesa sostenibile, anche sulle gomme ci sono delle limitazioni. In particolare, in accordo con Michelin, fornitore unico di pneumatici per la classe MotoGP, ogni team ha a disposizione 22 gomme per tutto il weekend, suddivise tra 10 anteriori e 12 posteriori. Questi ultimi sono suddivisi così: massimo 6 in specifica A (morbida), 4 in specifica B (media) e 3 in C (dura).  

     

    L’abbigliamento 

    Una cosa che forse non sai è che, oltre a dover indossare la tuta in pelle, il casco, i guanti, il paraschiena e gli stivali, tutti i piloti MotoGP (ma anche Moto2 e Moto3) devono indossare tute munite di airbag, rese obbligatorie nel 2018. In ogni sessione devono utilizzarlo tutti i piloti, comprese le wildcard, ovvero chi partecipa a singole gare senza essere iscritto a tutto il campionato.  

    Il tema dell’obbligatorietà in MotoGP è fondamentale per farti capire quanto sia importante avere un dispositivo airbag efficace tutte le volte che si sale in moto, in circuito ma anche nei brevi spostamenti. La massima espressione dell’airbag da moto da pista è il sistema Dainese D-Air® che equipaggia la nostra la Mugello RR D-air®, modello di punta della gamma di tute racing. 

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    La tuta Mugello RR D-air®, regolarmente disponibile per l’acquisto sia in versione standard che completamente personalizzabile Dainese Custom Works, è lo stesso modello che i piloti della MotoGP portano in pista ogni weekend di gara, con la medesima tecnologia airbag D-air ® e le medesime soluzioni tecniche. Discorso valido anche per il casco, il nostro Pista GP RR, per i guanti Full Metal 6 e per gli stivali Axial D1: tutti i capi utilizzati dai piloti Dainese-AGV in MotoGP sono replicati fedelmente per l’appassionato e acquistabili in qualsiasi rivenditore autorizzato.  

     

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    Dainese e la MotoGP™ 

    Come avrai capito, Dainese è legata alla MotoGP™ sin dalla nascita. E il motivo è semplice: le corse in pista sono il banco prova perfetto per sviluppare tecnologie innovative e mettere alla prova materiali e progetti nell’ambiente più estremo, con i collaudatori più esigenti.  

    Ogni pilota ha bisogno di sentirsi libero per essere sciolto nella guida, perciò ben protetto. Perché è la confidenza data dalla preparazione e dalla sicurezza la vera libertà. E, in fondo, siamo sicuri che è quello che ricerchi anche tu quando guidi, in qualsiasi contesto.  

     
    Che sia in strada o in pista, l’obiettivo di Dainese è sempre lo stesso: offrirti il migliore livello di sicurezza in un capo leggero, confortevole e tecnologico.  

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