Dopo i campionati del mondo del 2019 disputati ad Åre, in Svezia, la rassegna iridata fa il suo ritorno in Italia, dove mancava dal 2005 con l’edizione di Bormio. Quest’anno i mondiali di sci alpino si correranno a Cortina d’Ampezzo, città che ha già ospitato l’evento nel 1932, 1941, dichiarati poi nulli a causa del conflitto mondiale, e 1956.
I campionati del mondo di sci alpino si disputano ogni due anni in prova unica. Ciò significa che, a differenza della Coppa del Mondo, composta di numerose prove delle quali si sommano i punteggi, per essere coronati campioni del mondo è necessario esprimersi al massimo con un solo tentativo a disposizione, senza spazio per errori o incertezze. Una sola possibilità, per alzare la medaglia d’oro sul podio e far risuonare il proprio inno nazionale.
Le discipline in gara saranno le stesse della Coppa del Mondo. Quelle veloci: discesa libera e super gigante. Quelle tecniche: slalom gigante e slalom speciale. Si correranno poi la combinata, con una manche di super-g e una di slalom speciale, e lo slalom parallelo. Si disputerà poi un ulteriore torneo di slalom parallelo in cui si confronteranno le squadre nazionali, composte da due sciatori e due sciatrici, che si sfideranno in ottavi, quarti, semifinali e finali per decretare il team più competitivo.
La prima settimana sarà dedicata alle discipline veloci e alle gare di combinata, mentre la seconda settimana si terranno gli slalom paralleli e le prove delle specialità tecniche.
Teatro delle gare saranno le piste del comprensorio di Cortina d’Ampezzo, tra cui la celebre Olympia delle Tofane, che ogni anno dal 1993 ospita prove di discesa libera e super gigante della Coppa del Mondo femminile. Le altre piste sedi delle gare saranno la Drusciè A per lo slalom speciale di donne e uomini, Labirinti, Rumerlo e Vertigine, palcoscenico quest’ultima della discesa libera maschile.
Dall’8 al 21 febbraio i migliori sciatori al mondo si sfideranno sulle piste dolomitiche per tenere alta la bandiera della propria nazionale, e per tentare di portare a casa una medaglia. Le condizioni estreme che si troveranno a fronteggiare, date dall’ambiente ma soprattutto dalle velocità e dalle forze in gioco, creano negli atleti un bisogno di protezione. Protezione che porta alla confidenza per esprimere tutto il proprio potenziale sui pendii ghiacciati dei mondiali di sci alpino.